La Fondazione Courmayeur Mont Blanc ha lo scopo principale di promuovere, sviluppare, coordinare, principalmente a Courmayeur, le ricerche, gli studi, le sperimentazioni, gli incontri per approfondire e diffondere la conoscenza dei temi giuridici ed economici nella società contemporanea con particolare riguardo ad un’ottica internazionale.

Censimento "L'architettura in Valle d’Aosta dal 1945 ad oggi"

Architettura del Secondo Novecento in Valle d’Aosta

Condominio Plein Soleil - Pila

II progetto denominato L’architettura in Valle d’Aosta dal 1945 ad oggi si colloca sulla scia del Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento promosso dal MiBACT per la valorizzazione e la promozione della conoscenza delle opere di architettura contemporanea.

Il lavoro, avviato in data 2 dicembre 2014, ha come obiettivo quello dell’individuazione e della catalogazione delle principali opere di interesse artistico, architettonico e culturale e sarà basato su una metodologia unificata e su criteri di selezione omogenei e unitari, come stabilito dal MiBACT.

In particolare, la ricerca si è occupata di identificare le opere di valore storico-artistico sulla base di criteri bibliografici e storico-critici, come illustrato nel Documento di sintesi e inquadramento metodologico curato dal MiBACT (2011), e di catalogarle attraverso delle schede di rilevamento.

Come specificato inoltre nell’art. 2 della Convenzione, la ricerca si è basata, dunque, su un insieme articolato e coordinato di attività sintetizzabile in tre fasi, tra loro complementari:

  1. Selezione degli edifici e delle aree urbane di rilevante interesse storico artistico
  2. Schedatura
  3. Promozione, diffusione e valorizzazione dei risultati
La fase di selezione provvisoria delle architetture è stata messa a punto il 2 giugno 2015.
La selezione delle opere è stata effettuata sulla base dei criteri individuati dal MiBACT, basati sia su parametri bibliografici che storico-critici, che la ricerca ha fatto propri e che vengono di seguito riassunti:
  1. L’opera è pubblicata in almeno due studi che si sono occupati sistematicamente dell’architettura moderna e contemporanea in Valle d’Aosta;
  2. L’opera è pubblicata in uno degli studi precedenti e in una rivista di importanza internazionale italiana o straniera;
  3. L’opera è pubblicata in almeno due riviste di importanza internazionale italiane o straniere;
  4. L’opera riveste un ruolo significativo nel panorama dell’architettura della Valle d’Aosta negli anni in cui è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito che della ricerca architettonica internazionale;
  5. L’opera riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere costruttivo;
  6. L’opera è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura italiana o internazionale;
  7. L’opera si segnala per particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano e ambientale in cui è realizzata.
Lo studio ha dunque cercato di illustrare alcuni temi e chiavi di lettura con cui è possibile rileggere il patrimonio costruito della modernità e che costituiscono, in via sintetica, le direzioni principali lungo le quali si è mossa la cultura progettuale in Valle d’Aosta nel corso della seconda metà del Novecento. In particolare, si è cercato di comprendere in che modo la cultura architettonica locale ha intercettato i temi generali e li ha fatti propri, talvolta declinandoli in modo fedele, talvolta sviluppando linguaggi e discorsi autonomi.

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